Al Presidente della Regione

 

Al Sig. Sindaco del Comune di Palermo

 

Al Sig. Presidente dell’AMAP SpA

 

A tutti i Consiglieri Comunali di Palermo

 

Alle OO.SS. dell’Amap S.p.A.

 

 

 

Oggetto: Turnover genitore-figlio - dipendenti in servizio.

 

 

         Il Gruppo Lavoratori Anziani dell’AMAP SpA (che conta oltre 500 soci), che mi pregio di presiedere, ha sempre manifestato una certa attenzione alle problematiche dell’avvicendamento dei dipendenti sul posto di lavoro resosi vacante.

Nell’ambito del passaggio generazionale, particolare attenzione meritano alcuni casi particolari (quali quelli recentemente intervenuti nella nostra Società) derivanti dalla morte di dipendenti per cause di servizio in maniera preponderante, di dipendenti in servizio e/o per gravi malattie e, ancor più grave, di colleghi deceduti per infortunio.

Questo GLA ha tristemente accolto il dolore e le tragedie delle famiglie dei colleghi scomparsi e, consapevoli delle situazioni venutesi a creare di volta in volta, propone, come condiviso in maniera unanime, di aiutare i congiunti in maniera fattiva e propositiva, non limitandosi a manifestazioni di solidarietà e beneficenza, ma, bensì, contribuendo col creare i presupposti per permettere alle famiglie una certa continuità e vivibilità (dal punto di vista economico) unitamente ad una esistenza, sempre dolorosa, ma più dignitosa.

         Alla stregua di altre realtà aziendali che in altri tempi o più recentemente (come altre Società partecipate qualche anno fa) hanno attuato una vasta campagna di

 

avvicendamenti tra genitori e figli, con prepensionamenti ed incentivi di vario genere, si chiede alle SS.LL. di valutare la reale possibilità di avvicendare i colleghi, dipendenti in servizio e deceduti, con un loro familiare o congiunto.

                   Se, da una parte, iniziative di tal genere possono essere recepite con un certo scetticismo da parte di alcuni soggetti, da un’altra prospettiva e dal punto di vista umano, si ritiene che tutti i dipendenti, unitamente a Dirigenti ed Amministratori, accoglierebbero con entusiasmo le eventuali proposte che potrebbero essere elaborate e, ci auguriamo, concretizzate.

         Ritenendo che la proposta condizionata (alle condizioni che dovranno essere individuate nelle giuste sedi e con i soggetti interessati) di un turnover genitore–figlio (o familiare entro il secondo grado, qualora la prima soluzione nono sia perseguibile per ovvi motivi) non sia discriminante nei confronti di nessun dipendente, si chiede alle SS.LL. di volerne prendere atto e di elaborare un eventuale studio di fattibilità.

Certi di un favorevole e positivo riscontro in merito, colgo l’occasione per porgere,

Distinti saluti.

 

 

                      Il Presidente G.L.A.

                       Giuseppe Guaresi

 

Comunicato N°1 - 2013