IL MANUALE COMPLETO
DEI CIBI: UNA GUIDA INDISPENSABILE |
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I frutti di mare
identificano solo alcuni tipi di prodotti del mare: molluschi
senza conchiglia (calamari, seppie, polpi), molluschi con
conchiglia in un solo pezzo (lumache di mare, patelle) o in due
pezzi (cozze, ostriche). Come i crostacei, anche i frutti di
mare hanno un costo elevato ed elevate percentuali di scarto e
possono presentare fenomeni di allergia alimentare. La loro
carne contiene quantità discrete di proteine (12% circa), e
buone dosi di sali minerali e vitamina A e B. Il contenuto di
colesterolo è elevato e bisogna aggiungere che questi alimenti
spesso vengono preparati con salse e sughi molto elaborati e
ricchissimi di condimenti.
Cotti o crudi? – Nonostante la tendenza di chi
vive lungo le coste a consumare frutti di mare crudi sia
un'abitudine alimentare con radici lontane nel tempo, oggi va
sicuramente abbandonata, a causa dei rischi legati
all'inquinamento delle acque marine. I frutti di mare infatti
filtrano con il loro organismo diversi litri d'acqua marina al
giorno, con il risultato di accumulare potenzialmente notevoli
quantità di agenti patogeni. Un'altra avvertenza: secondo la
legislazione vigente i molluschi vanno venduti ancora vivi, cosa
che può essere controllata immergendoli in acqua fredda. I
molluschi che restano aperti senza reazione devono essere
scartati. Un controllo ulteriore si farà dopo l'apertura forzata
delle valve: non devono essere presenti odori di decomposizione
o di ammoniaca, indici di alterazione delle carni. Infine, dopo
la cottura è opportuno scartare i molluschi che non si sono
aperti. |
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Il
polpo (Octopus
vulgaris) è un mollusco cefalopode che si distingue
chiaramente dai suoi simili calamaro e seppia perché dotato di
otto tentacoli invece di dieci. La sua presenza nei mercati
ittici e nei supermercati è molto comune, in quanto è pescato in
tutto il Mediterraneo, ove si possono trovare due specie: il
polpo di scoglio e quello di sabbia. Il primo ha la carne più
prelibata e gustosa e si distingue dal secondo per una doppia
fila di ventose sui tentacoli. Viene venduto sia fresco sia
surgelato e sebbene i polpi venduti singolarmente generalmente
non superino il chilogrammo, non è raro per i pescatori trovare
esemplari di cinque-sei kg. Dal punto di vista nutrizionale,
come molti molluschi è ricco di tessuto connettivo e quindi può
risultare di difficile masticazione e digestione; inoltre
contiene una quantità ridotta di proteine rispetto ai pesci. Il
pregio è il ridotto apporto calorico, dovuto a una bassissima
percentuale di grassi e a un alto contenuto acquoso, che ne
fanno un cibo saziante e indicato per una dieta ipocalorica, a
patto di non condirlo con olio ma preferire limone, aceto e
spezie. Contiene una discreta percentuale di alcuni minerali,
come calcio (144 mg/100 g), fosforo (189 mg) e potassio (93 mg).
Ved. anche
Frutti di mare.
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L'ostrica
è un mollusco (Pinctada
margaritifera) già noto ai greci e ai romani come
piatto costoso e raffinato; oggi è presente in grossi banchi in
Australia, in Giappone e nell'America settentrionale. Vive in
colonie numerose fino a una profondità di 40 metri, attaccata
agli scogli con la valva sinistra, più convessa e grande di
quella destra, che racchiude una carne tenera e prelibata. Viene
gustata principalmente cruda ed è ricca di proteine e sali
minerali.
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La seppia
è un mollusco (Sepia
officinalis) lungo circa 4 cm, ha il corpo ovale,
con due pinne laterali, separate caudalmente. La testa,
abbastanza grande, presenta un paio di mascelle cornee; attorno
alla bocca si trovano inoltre quattro paia di corti tentacoli,
rivestiti di ventose verso l'interno e due braccia tentacolari
prensili. Ricca di proteine, può risultare di difficile
masticazione e digestione per la natura fibrosa della carne.
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Le vongole
sono molluschi (Conchula)
che vivono in comunità numerose, infossate sotto la sabbia in
prossimità degli scogli e delle coste lagunari. Ne esistono vari
tipi: la "vongola gallina" (Chamelea
gallina) ha una conchiglia ovale e raggiunge i 4-5
centimetri di lunghezza, mentre la vongola verace (Tapes
decussatus) presenta la conchiglia ovale, percorsa
da sottili striature radiali ed è notevolmente più grande (8 cm)
e ha carni più pregiate. Come tutti i frutti di mare, è
necessario assicurarsi delle corrette norme igieniche di
utilizzo, dallo scongelamento alla cottura in acqua, per evitare
la trasmissione di virus di malattie molto pericolose (epatite,
tifo).
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Il
calamaro è un
mollusco cefalopode con corpo fusiforme allungato. Ha un
mantello cilindrico sopra il capo che contiene gli organi
interni. Nel mantello è anche presente una conchiglia cornea (il
calamo) allungata a forma di lancia. Il corpo ha due pinne unite
a formare un rombo (nel totano, spesso confuso con il calamaro,
le pinne formano un triangolo), il capo ha due occhi laterali.
Il calamaro ha in tutto dieci braccia con ventose: otto più
corte e due tentacoli più lunghi con estremità a forma di clava.
Sono note in tutto ventidue specie di calamari del genere Loligo
diffuse nei mari di tutto il mondo. Nel Mediterraneo ne vivono
due specie: Loligo
forbesi e
Loligo vulgaris. Nel nostro mare la lunghezza
massima dei calamari è di 40 cm, mentre sono molto comuni
molluschi di 15-25 cm. Lungo le nostre coste il calamaro si
pesca quasi ovunque, ma le quantità maggiori sono pescate in
Sicilia (il 43% del totale nazionale) e in Adriatico (il 35%).
Il calamaro in cucina
– I calamari sono venduti freschi o congelati; è preferibile
scegliere molluschi piccoli (più giovani) perché sono più teneri
e gustosi. Le carni sono magre, con un buon contenuto di
vitamine e sali minerali, ma sono ricche di tessuto connettivo,
per cui richiedono una buona masticazione. Gli esemplari freschi
hanno un colore intenso e brillante; quando non sono freschi
tendono a ingiallire.
Nella dieta
- A causa del basso contenuto calorico e del relativamente alto
indice di sazietà, il calamaro è un'ottima fonte di proteine a
basso tenore calorico. Ovviamente occorre astenersi dal
consumarlo fritto, come invece è tradizione; preferibilmente, va
gustato in insalate di mare con poco olio (meglio aceto
balsamico) oppure in umido con altri molluschi.
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